NEGRISOLO: “Tra tre anni Curci sarà il più forte di tutti”

Roberto Negrisolo, preparatore dei portieri, in esclusiva per il sitogianlucacurci.it. Negrisolo spesso si dice che c’è mancanza di portieri italiani di qualità. Secondo Lei è vero? “No. Sono sicuramente meno degli stranieri, ma la stessa cosa succede anche in altri ruoli”. In Italia tanti portieri stranieri. Perché? “E’ una questione economica. Perché costano meno, ma al tempo stesso sono meno forti. L’unico che al momento è il più bravo è J.Cesar dell’Inter che ha fatto vincere qualcosa alla sua squadra, gli altri hanno fatto vincere poco. Tante società, poi, si scordano di avere dei campioni in casa”. Cioè? “Prendiamo il caso di Curci attualmente al Siena. Può commettere degli errori come è successo domenica scorsa sul gol di Cassani, dove era un po’ troppo avanti, però se andiamo a vedere 4 anni fa, nel momento peggiore della Roma, ci ha messo la faccia. E’ entrato e i giallorossi anche grazie a lui si sono salvati. Già allora mise in evidenza grande personalità però nessuno se lo ricorda. Non gli è stata data fiducia ed è dovuto andare via, ma nel frattempo non ricordo grandi successi della Roma. Tra le altre cose in quella stagione Curci fu determinante anche per l’accesso in Europa e la qualificazione portò dei soldi dentro le casse della società. Tutto questo con un Doni che alterna belle parate a qualche errore”. Che portiere è Gianluca Curci? “Ha tutte le qualità del grande portiere. Nella nazionale Under 21, sia con Gentile che con Casiraghi, è stato sempre titolare, senza dimenticare che ha ricoperto il ruolo di terzo portiere con Lippi e Donadoni… Quattro allenatori diversi che la pensano tutti nella stessa maniera. Curci è un portiere di un certo livello con una buona esperienza anche a livello internazionale. Ha delle ottime qualità che sono ancora inespresse visto che non ha trovato la giusta continuità. Credo che a questo punto la Roma dovrà venderlo…” La continuità per un portiere è fondamentale… “Gli errori li commettono tutti. Se un giocatore ha certe qualità bisogna correggere lo sbaglio quando viene commesso affinché si possa migliorare. Ripeto che Curci è un giocatore con grandi doti, sereno quando scende in campo, coraggioso ma quello che gli è mancata è stata proprio la continuità. E’ un portiere di una qualità estrema che lo porta a non esagerare mai, ed è un ragazzo che non spettacolarizza gli interventi per far vedere che ha fatto una parata strabiliante. Semplifica sempre il suo lavoro, non fa come tanti che dopo aver parato si buttano inutilmente. Curci, a mio avviso, è un portiere che ancora deve esprimersi. Senza ombra di dubbio tra tre anni diventerà il più forte in circolazione, soprattutto se sarà allenato a grandi livelli”. Lei è stato uno dei suoi primi allenatori… “Curci è venuto subito dopo la cessione di Amelia. Delle sue qualità ce ne siamo accorti subito, ne parlavo molto anche con Fabio Capello che sapeva di avere un elemento straordinario. Si è visto subito che aveva grandi mezzi, poi ha il fisico da portiere”. Curci può tornare alla Roma? “Non vedo nessun problema. Roma è si una piazza particolare ma sa apprezzare il valore di un atleta quando scende in campo. Prendiamo l’esempio di Panucci, un giocatore che in passato ha avuto delle frizioni con il pubblico, mentre oggi è uno dei più acclamati”. A Roma si discute molto del portiere Artur. Cosa ne pensa? “E’ un portiere che ha una poca esperienza nel nostro calcio. A Siena era in panchina mentre a Cesena ha giocato qualche gara. E’ un giocatore che giocando può migliorarsi, ma serviranno almeno sei o sette gare”.