LE PAGELLE DI ROMA-FIORENTINA

Prova di carattere della Roma che si impone 1-0 all’Olimpico su una Fiorentina in partita fino all’ultimo.DONI: 6,5Inappuntabile. A cominciare dal colpo di reni con cui alza sopra la traversa un’insidiosissima punizione di Mutu in avvio fino all’uscita senza paura che anticipa Pazzini nella bagarre finale, la sensazione è che su di lui si possa sempre contare.RIISE: 5Balneare. Nel senso che il suo modo di interpretare la marcatura di Santana va bene forse per le partite in spiaggia a Sabaudia. Ha la pericolosa tendenza ad accentrarsi spalancando praterie che non sempre il povero Brighi riesce a tamponare. Nella ripresa prende un po’ più di fiducia tentando qualche affondo, ma un suo aggancio sbagliato per poco non si trasforma in assist per Mutu.MEXES: 6,5Efficace. Gilardino non lo impensierisce praticamente mai, così il bel Philippe passa un pomeriggio di ordinaria amministrazione, senza disattenzioni e anche con qualche elegante palleggio. Un ‘colpo di frusta’ rimediato in un contrasto aereo lo costringe a chiedere il cambio.Dal 30’ stLORIA: 5,5Titubante. Entrare quasi a freddo e ritrovarsi a dover fare i con Mutu non è propriamente uno scherzo, e infatti l’ex senese è attanagliato dalla paura. Merito dei suoi compagni di reparto se non dilaga in panico.JUAN: 6Azzeccagarbugli. Pur senza brillare riesce a sbrogliare più di una situazione difficile, rischiando anche qualcosa con un intervento border line su Gilardino.CASSETTI: 5,5Sfortunato. Come spesso accade a chi rientra da un lungo infortunio, dopo 2 partite su buoni livelli oggi Marco è apparso un po’ in ombra, lento e piuttosto approssimativo nelle chiusure, certo poco aiutato da un Taddei non sempre puntuale. Lascia il campo zoppicando vistosamente.Dal 18’ stCICINHO: 5,5Fantasma. Per lunghi tratti la sua presenza passa inosservata, visto che il brasiliano si tiene lontano dal gioco limitandosi a passeggiare sulla destra incurante delle frequenti incursioni di Montolivo. Salva una partita altrimenti imbarazzante con il tackle che sradica il pallone dai piedi di Mutu al momento del tiro.DE ROSSI: 6Essenziale. Dopo neanche 20 minuti un’entrata killer su Mutu gli costa il giallo, che però non condiziona la sua condotta di gara. E’ sua la regia di questa Roma tosta, che soffre senza disunirsi e riparte con coraggio. Il nuovo modulo forse lo frena un po’ in fase d’impostazione, ma il pallonetto che pennella sulla testa di Vucinic (che lo spreca) è davvero al bacio.TADDEI: 6Corrente alternata. Non bissa la buona prestazione di mercoledì, ricadendo in qualche errore di troppo negli appoggi e peccando di indisciplina tattica nel lasciare scoperta una zona nevralgica del centrocampo. Si riscatta però del tutto o quasi con il preciso rasoterra sul quale come un falco si avventa il capitano.BAPTISTA: 6,5Erculeo. Gioca ancora da vertice alto del rombo e si dimostra sin da subito la vera mina vagante del centrocampo giallorosso; la sua impressionante fisicità letteralmente manda in briciole la marcatura predisposta da Prandelli. Emblema della sua gara è la terrificante sassata che si stampa sulla traversa nel finale: tutti ci chiediamo come abbia fatto a non frantumarsi.BRIGHI: 6Sulla terra. L’eroe del momento si prende una pausa – relativa – giocando una partita ordinata, ma non arrembante. E’ in forma e si vede, anche se questa volta più che per gli inserimenti che spiazzano la difesa avversaria si fa notare per l’encomiabile lavoro in fase di copertura, in particolare in soccorso di Riise.TOTTI: 7,5Stellare. Segna un gol rabbioso che è solo la ciliegina sull’ennesima partita stratosferica del capitano, ancora una volta imprendibile, ispiratissimo ed illuminante con le sue aperture improvvise e geniali. La standing ovation tributatagli dall’Olimpico quando esce è da brividi.Dal 40’ stMENEZ: s.v.Partecipa alla resitenza indomita dei minuti finali.VUCINIC: 7Etoile. Mobile, leggero e veloce, Mirko si prende le luci della ribalta e dà spettacolo, giocando una partita molto intelligente sotto il profilo tattico – manda puntualmente fuori giri la difesa viola -, ma soprattutto delizia la platea con il meglio del suo repertorio: dribbling nello stretto, movimenti smarcanti ed eleganza nel palleggio. Gli manca solo il gol.