LE PAGELLE di Roma – Manchester

La Roma è con un piede (e forse qualcosa di più) fuori dalla Champions League. Non riesce a dare continuità ai primi 20 minuti, nei quali ha messo il Manchester alle strette. Dal ventesimo in poi, lentamente, i giallorossi si spengono e dopo aver subito il gol dello svantaggio al 39′ iniziano a spingere anche meno sulle fasce. Nel secondo tempo il canovaccio è simile. I giallorossi entrano con uno spirito nuovo ma pungono poco. Cresce invece Ronaldo a fianco di Rooney. Quest’ultimo trova anche il gol grazie ad un pasticcio difensivo di Doni e Mexes. Il francese, senza dubbio, peggiore in campo. Doni 5- Ha poco da lavorare. Gli inglesi si fanno vedere poco dalle sue parti. Impossibile intervenire sul primo gol. Sul secondo, invece, ci mette molto del suo con un tuffo bizzarro che gli fa perdere il pallone proprio sui piedi di Rooney. Oltre a perdere la palla, fa perdere anche le speranze di una già difficile, fino a quel momento, possibile rimonta all’Old Trafford. Cassetti 5- Spinge un po’ nel primo tempo, nel secondo invece gioca col freno a mano tirato, anche perché la Roma alza il baricentro soprattutto del centrocampo. Condivide la colpa del primo gol di Ronaldo con Taddei. Ha visto serate migliori. Mexes 4- Imbarazzante. Perde diversi palloni e raramente riesce a contenere Ronaldo. Emblematica un’azione sul finale di gara nella quale ruba palla al talento portoghese e poi si fa 15 metri per poi perdere la sfera a bordo campo. Forse sente la mancanza di Juan, con il quale aveva stabilito una buona intesa difensiva. Fatto sta che stasera è fuor di dubbio, a nostro stretto giudizio, il peggiore in campo. Panucci 6,5- Vi stupirete del voto, soprattutto perché è l’altro centrale difensivo, ma il motivo è semplice. Se avete notato il Manchester ha spinto prevalentemente nella zona centro sinistra, proprio dove non opera Panucci, mettendo in serissima difficoltà Mexes. Quando entra Teves nel secondo tempo, Ferguson prova a spostare l’attacco sul centro destra, ma Panucci non gliela fa vedere mai. Inoltre davanti si fa vedere con un colpo di testa di pochissimo sopra la traversa e con un piattone, su assist di Vucinic, che per poco non fa gioire i tifosi. Eroico. Tonetto 5,5- Rispecchia in massima parte il match del suo dirimpettaio sull’altra fascia: Cassetti. Non ha colpe particolari sui gol del Manchester, ma anche lui spinge generalmente poco. Fa il suo in difesa, una volta arriva al tiro e un’altra volta, con un tiro-cross, impegna Van Der Sar. Ci ha abituati a qualcosina di più. De Rossi 5 -Soffre tremendamente la gara, e si vede. Nel primo tempo cerca di essere ordinato in fase interdittoria, cercando di dare un discreto supporto a Pizarro nella costruzione della manovra. Ha visto serate certamente migliori. Forse la fascia da capitano l’avrebbe stimolato di più, ma se non basta il tenore di queste partite a fargli fare un’eccellente prestazione… Pizarro 5- Costruisce qualcosa nel primo tempo. I lanci, però, sono prevalentemente imprecisi: troppo lunghi o troppo corti. Nel secondo tempo Spalletti alza il baricentro della manovra e lui viene inghiottito dal centrocampo del Manchester. Nella ripresa tenta qualche tiro da fuori con scarsissimi risultati. Taddei 5,5- Fa la sua onesta partita. Difende come al solito quando c’è da difendere. Attacca, per quello che può, quando la Roma attacca. La sua prestazione inizia a scemare sul finire del primo tempo nel quale, probabilmente, va in debito d’ossigeno. Spalletti, saggiamente, lo sostituisce con un più fresco Giuly. Aquilani 5- Se Alberto avesse ripetuto quei pochi minuti di Cagliari questa sera, avremmo visto un centrocampo più vivo, più dinamico, più intraprendente. Invece il ragazzo sente la partita al pari di De Rossi e viene imbrigliato nella morsa di Carrick, Scholes e Anderson. Peccato. Un suo maggior apporto, forse, avrebbe fatto andare la gara diversamente. Mancini 4,5- Poco meglio, ma pochissimo, rispetto a Mexes. Giusto perché si procura qualche calcio d’angolo dal quale scocca qualche brivido sulla schiena di Van Der Sar. Punta pochissimo l’uomo, quando lo fa o si perde sul fondo o cerca esclusivamente il calcio d’angolo. Non entra quasi mai in area, tira pochissimo. Non è proprio in una buona serata, anzi forse in un buon periodo. Nella ripresa sparisce. Desaparecidos. Vucinic 6- Sufficienza data per l’onore delle armi. Corre, lotta, spinge, subisce colpi. Là davanti cerca di dare quanto più peso offensivo è in grado. Spesso riesce anche a smistare bene la palla per i compagni a supporto. Cerca gloria anche svariando sulle fasce ma raramente la trova. Sua l’incornata sulla quale Van Der Sar compie l’unica vera parata della serata. Stoico. Cicinho s.v.- Entra al posto di Cassetti. Cambiando l’ordine gli addendi il risultato non cambia. Giuly 6- Sostituisce Taddei e apporta un po’ di vitalità offensiva. Diventa per una buona decina di minuti una vera e propria spina nel fianco della difesa d’oltre Manica. Poi lentamente si spegne come tutta la Roma, ma ha avuto il merito di dare un po’ di pepe alla gara. Esposito s.v.- Subentra ad uno stanco e spento Aquilani. Non fa nulla per non farlo rimpiangere. Una stagione no la sua. Bei tempi quelli del Cagliari…