ROMA, Caro Spalletti questa volta hai ragione

E’ la prima volta, in questa stagione, che ci schieriamo. Il momento lo richiede. Il momento è delicato per le sorti della Roma, dei progetti futuri e di tutto quello che fa da contorno in questo momento. Questa volta Luciano Spalletti ha ragione. Si può discutere sul fatto che il tecnico si intestardisca sul modulo, come su alcuni suoi giocatori “pupilli” che non rendono come dovrebbero. Però non gli si può dar torto su alcuni aspetti. IL “DOPPIO RUOLO” DI SPALLETTI –Il tecnico in questi tre anni, soprattutto nell’ultimo, ha dovuto prendere in mano la situazione molte volte, causa un’assenza della società in diversi momenti. E’ sempre stato lui a metterci la faccia nei momenti di difficoltà, insieme a De Rossi. Proprio su De Rossi, non è un caso che il centrocampista di Ostia, sempre nei momenti difficili e delicati, sia l’unico a parlare. Spalletti, anche quando di colpe non ne ha, è sempre stato il capro espiatorio di tutto. A volte a ragion veduta, a volte in modo inappropriato. Si è fatto carico di un “doppio ruolo”: allenatore-dirigente, ma non siamo in Inghilterra…Le parole di ieri, in conferenza stampa, sono eloquenti: “La società doveva informare me e i miei calciatori sulla trattativa societaria […] Mi è stato detto che su Soros non c’era nulla, poi hanno fatto un comunicato in cui si sosteneva il contrario”.Parole che fanno riflettere. Così come quest’ultima affermazione: “Se la Roma non capisce che non si può ogni sera tentare di pararsi il c… con le telefonate private agli amici, si torna da dove siamo partiti”. E’ questa la situazione nella Roma. Un’assenza totale di comunicazione, di ammissione di colpe, che solo il tecnico giallorosso si è fatto carico sulle proprie spalle. I COMUNICATI CHE NON COMUNICANO –La Roma, intesa come società, parla con i comunicati. Quante volte abbiamo sentito queste parole? Molte. Ma non è con i comunicati che si possono mandare avanti le aziende, di qualsiasi livello si stia parlando. Ci vogliono le parole e i confronti. Anche se possono essere duri e/o non condivisibili. Solo ieri, la società, ha parlato. Ma anche in questa situazione non ha comunicato nulla. Attenzione: non si vuole sapere se esistano i Flick, i Fioranelli vari o Caltagirone. Ci vuole un po’ di chiarezza e non polemiche sterili ed inutili. Si deve capire che fine farà la Roma, gli obiettivi futuri, se la campagna acquisti del prossimo anno sarà all’altezza. Questo vogliono sapere i tifosi della Roma. Una vera e propria presa di posizione, come faceva a suo tempo il Presidente Franco Sensi, che a volte si inimicava la stampa e dirigenti di altre società ma almeno veniva rispettato da tutti. Lo so, scrivo da tifoso e non da giornalista. Spero mi perdonerete per questo. Scusate lo sfogo, legittimo penso, sperando solamente che le cose cambino in fretta. Senza essere pro o contro la Famiglia Sensi, che ha dato e sta dando moltissimo alla Roma. Ma essendo solamente cronisti-tifosi della Roma.