SPALLETTI: “Il mio futuro si saprà a fine stagione”

La conferenza stampa integrale diLuciano Spallettialla vigilia di Roma-Chievo. Come si stimolano i giocatori in questo momento?Bisogna cercare di vincere e recuperare posizione. Si parla molto del suo futuro. Lei ai tifosi avrebbe detto che vorrebbe rimanere. Il suo intento è questo?Io con la Sensi mi sono incontrato qualche giorno fa, mi rapporto con Pradè e Bruno Conti, con la Sensi mi incontrerò a fine anno e si tireranno le somme. Interruzione del ritiro: come si spiega tutto questo ed è vero che lei non è stato interpellato né prima né dopo?E’ legittimo il ritiro, visto l’impegno, l’amore e i soldi che spende la società. Di conseguenza è comprensibile. Dal mio punto di vista, lo sapete come la penso sui ritiri e le punizioni. Meglio coinvolgere e parlare. Però si può capire lo ‘scatto’ e la reazione. Ci può stare. Interpellato? Non conta questo. C’è stata un’iniziativa autonoma dei calciatori di fare questa richiesta, e la interpreto come un prendersi le responsabilità che è da apprezzare. Hanno avuto un dialogo schietto e corretto con la Sensi. Mi sono sembrati molto sereni. Lei si ritiene un tecnico emergente?Mi ritengo Luciano Spalletti che fa l’allenatore. Vorrei che fotografasse la settimana appena trascorsa.E’ stata una settimana in cui è stata tangibile l’amarezza per gli ultimi risultati. I ragazzi si sono resi conto di mettere qualcosa in più. Ora ci giochiamo la prossima partita che non sarà facile. Si è rotto qualcosa? Hanno scritto e detto che il ciclo Spalletti sia finito…Qualcosa è cambiato dal punto di vista dei risultati, ed è questo che fa la differenza soprattutto in una città come Roma dove l’aspetto predominante è la passione dei tifosi. Crede che dalla società non ci sia più fiducia?A me non ha detto così la Dottoressa Sensi. Io faccio parte del gruppo e quando si prendono tante espulsioni sono il primo ad essere chiamato in causa. Che bilancio può tracciare della stagione?Si traccia alla fine, quando si faranno i bilanci conclusivi. Abbiamo avuto dei risultati difficili, ora dobbiamo far vedere la nostra forza, fare più risultati possibili per i nostri sportivi, cominciando da domani. Volevo sapere se sui rinnovi fosse tutto fermo.Non lo so. Su questo non so rispondere. Sui contratti non ho mai messo bocca, né su quelli fatti, né su quelli futuri. Non ho mai messo nessuna pressione sulla società. Sembra che Doni si dovrà operare. Si poteva fare qualcosa prima?Da parte mia no, io l’ho fatto giocare, ci ho parlato serenamente, ho avuto dei confronti con lo staff medico. Uno fa le cose cercando di valutare tutto, poi magari si sbaglia ugualmente. Però abbiamo tenuto conto di tutte le sfumature. Vista l’assenza di Pizarro, è possibile il ritorno al rombo?E’ possibile tutto, si valuterà per bene. Sono a disposizione dei calciatori che possono darci situazioni importanti tipo Vucinic e Menez. Valuteremo con calma. Come mai ha proposto il 4-2-3-1 visto che il rombo ha dato risultati migliori?Per me è uguale. Secondo me quello che sposta è avere giocatori che hanno altre caratteristiche e qualità, che salti l’uomo, che dà dei vantaggi importantissimi. Poteva esser fatto qualcosa in più sul mercato?Io la deduco in un’altra maniera… Vucinic può giocare dall’inizio?E’ a disposizione come Menez. Lei dice che a fine anno si deciderà il suo futuro. Lei ha due anni di contratto ancora. Quando lei dice ‘ci confronteremo’, ci saranno valutazioni da ambo le parti?Sì, perchè una persona si può sentire anche responsabile di quello che è accaduto a fine stagione. Per lei nel calcio esiste la riconoscenza?Nel calcio bisogna fare risultato. Il passato non conta mai, dobbiamo far bene sempre nel futuro, nelle prospettive. Di conseguenza contano i risultati. Quando lei arrivò alla Roma, cosa le chiesero?Lì siamo stati attenti a ricostruire dei presupposti corretti abbinando dei risultati. Vorrei sapere qualcosa sulla partita di domaniDi Carlo ha invertito la classifica in un modo imponente, attraverso il gioco, ricerca, comportamento, disponibilità al sacrificio. Se uno guarda la partita contro l’Udinese, si è visto che sono stati penalizzati per la mole di gioco prodotta. Noi dobbiamo mettere a posto qualcosa di nostro, in base agli ultimi risultati. Nella partita di Firenze non ho visto una Roma così brutta, come dice il risultato. Dobbiamo fare qualcosa in più, tuttavia. Non pensa che siano successe troppe cose quest’anno per raggiungere risultati?Sono accadute tante cose tutte insieme. Però poi è riaccaduto nel primo anno in cui sono stato a Roma, in cui nei momenti di grandissima difficoltà la squadra è riuscita a mettere di fila dei risultati.