BERTELLI: “C’è stato qualche errore di preparazione”

BERTELLI: “C’è stato qualche errore di preparazione”

Non potrebbe essere più impegnativo il primo mese del 2009 per la Roma: a gennaio 5 partite in 17 giorni, tutte da affrontare come fossero altrettante finali se non si vuole perdere di vista quell’obiettivo quarto posto che prima della sconfitta di Catania non sembrava irraggiungibile. Grande importanza avrà dunque il richiamo di preparazione che i giallorossi sosterranno in questi giorni a Trigoria, sotto gli occhi vigili del preparatore atletico Paolo Bertelli, che in un’intervista esclusiva aLa Romaha parlato diffusamente del suo modo di pianificare il lavoro, messo da più parti in discussione ogniqualvolta un giocatore si infortuna: non è stata studiata una preparazione particolare per arrivare al massimo in questo periodo dell’anno. «Noi lavoriamo per avere continuità sempre. E’ chiaro che ci sono momenti meno brillanti, ma credo che in questi tre anni a Roma abbiamo avuto sempre un andamento regolare. Lo scopo è sempre quello di cercare di vincere, senza risparmiarci e si lavora settimana dopo settimana». Non ha influito sulle difficoltà di inizio stagione la preparazione fatta a Trigoria. «Riguardo alla preparazione a Trigoria abbiamo due precedenti: basta vedere l’anno scorso con i 42 punti nel girone d’andata. Storicamente settembre non è mai stato uno dei momenti migliori, ma devo ammettere che quest’anno abbiamo esagerato. E’ palese che qualche errore di preparazione è stato commesso, ma non credo che sia l’unica causa: tutto parte dalla mente, forse un calo fisiologico per un gruppo che ha dato tanto, a volte anche più di quello che aveva». Gli infortuni così frequenti non aiutano certamente il lavoro dei preparatori. «Non c’è una causa precisa per i tanti infortuni. In Champions regolarmente nel riscaldamento perdevamo qualcuno: Pizarro a Londra, Aquilani a Cluj, Taddei contro il Bordeaux. Una causa può essere il maltempo, che ci accompagna ormai da metà novembre e rende i campi ancora più insidiosi, limitando le sedute di allenamento. Purtroppo non si ha il tempo necessario per preparare una partita, anche sotto il punto di vista del clima: giochi il sabato a Roma e poi magari il martedì ti ritrovi dall’altra parte dell’Europa».