CAPOLINEA CATANIA: LA CORSA DELLA ROMA E’ FINITA?

CAPOLINEA CATANIA: LA CORSA DELLA ROMA E’ FINITA?

Nulla da fare. A Catania la Roma proprio non passa. Dopo l’epilogo amaro nella corsa scudetto dello scorso anno, i giallorossi tornano dal Massimino ancora una volta con un bilancio in rosso fisso: sconfitta di proporzioni piu’ nette di quanto non dica il punteggio finale, serie positiva di otto vittorie di fila interrotta bruscamente, Totti infortunato e un finale di gara a nervi scoperti. Capolinea Catania. La corsa della Roma si ferma alle pendici dell’Etna. Ancora una volta. Black-out totale degli uomini di Spalletti nel primo tempo e in buona parte del secondo, fino al gol di Vucinic. E dire che dopo il raddoppio di Menez – il miglior in campo nella ripresa – forse avevamo un po’ tutti creduto che la partita si potesse pareggiare (con in testa il ricordo della rimonta di Bordeaux). E sarebbe stata una vera impresa, anche se alla Roma ieri servivano i tre punti per continuare la scalata ad una classifica che ci vede di nuovo collocati in quella colonna di destra che incupisce, e tanto, gli animi dei tifosi giallorossi che speravano e meritavano un Natale diverso. Adesso il pensiero corre fisso a quella che sarà la ripresa del campionato. Una gara difficile contro un Milan (domenica sera ha inflitto un sonoro 5-1 all’Udinese) che può perdere ma anche vincere con chiunque e che avrà un Beckham in più da sfoggiare. A chiudere il girone di andata ci sarà la gara contro un Torino rinfrancato dopo l’avvicendamento in panchina tra De Biase e Novellino. E la Roma non può perdere altro terreno se vuole raggiungere il quarto posto, anche perchè le dirette concorrenti non si fermano: la Fiorentina ha vinto, il Napoli anche se ha perso ha a disposizione un bel po’ di punti conquistati nel girone d’andata e poi c’è un Genoa sempre più lanciato verso il salotto buono della Serie A. La speranza è che la lunga sosta porti consiglio al tecnico e ai giocatori che non possono essere appagati per quanto hanno fatto finora vedere. E allora ci auguriamo che sia stata semplicemente una giornata storta. Ma certo non conforta rivedere al rallenty la partita del Massimino dove la Roma, come spesso purtroppo le accade, non solo perde, ma perde male. La difesa e’ franata (ha incassato 23 gol) davanti a un avversario che ha sfoggiato il giapponese Morimoto (due gol e tante occasioni) che fino a questo punto del campionato aveva fatto vedere poco e niente. Si son visti brutti falli, gesti poco natalizi ed erroracci difensivi. E Mexes, per quanto possa essere stato provocatorio l’ambiente dello stadio rossoblu, non può perdere per l’ennesima volta la testa così come ha fatto “invitando” l’avversario (Morimoto) a lasciare il campo in fretta in occasione della sostituzione del giapponese. Rosetti lo ha graziato questa volta: per lui sarebbe stato il secondo giallo con relativa esplusione e addio Milan.