MARTINO: “La trattativa lasciamola ai contraenti e basta”

MARTINO: “La trattativa lasciamola ai contraenti e basta”

Consueto appuntamento con Giorgio Martino, in esclusiva a Laromasiamonoi.it, per parlare delle vicende calcistiche dei giallorossi ma non solo. Nel corso dell’intervista si è discusso della prestazione della Roma contro il Torino e, purtroppo, del clima teso che si è instaurato seppur tra una piccolissima minoranza di persone e manifestatosi con il grave ed incivile episodio di lunedì sera davanti Villa Pacelli. Giorgio Martino, non si è smesso troppo in fretta di parlare di calcio giocato nella Capitale?Sicuramente, ci metterei anche cinque punti esclamativi a sostegno di questa affermazione. Questo è un difetto tipico di questa piazza. C’è tanta passione a volte, ma anche altrettanta depressione in talune circostanze.In pochi hanno parlato dell’ottima prova contro il Torino.Certamente la partita è finita in secondo piano per la vittoria dell’Inter, che ha mantenuto il vantaggio sulla Roma. Quindi, da questo punto di vista, c’era poco da esaltarsi anche per un 4-1 così netto. Se valutiamo la vittoria in vista del secondo posto, invece possiamo stare più sereni.In parecchi non si sono accorti che la stagione ancora non è finita.Proprio a questo mi riferivo quando ho risposto alla prima domanda. La stagione ha ancora obiettivi prestigiosi come la Coppa Italia e poi va considerato che, con tre giornate di anticipo, la Roma ha ottenuto gli stessi punti dell’anno dello scudetto. Quindi ha disputato una grandissima stagione, purtroppo però qui non si parla più nemmeno degli allenamenti e della preparazione alla gara successiva.Se non avesse vinto col Torino, la Roma avrebbe presentato ricorso?Il ricorso credo che sarebbe scattato automaticamente.Credo di no, perché inizialmente sul referto Celi aveva dato l’ammonizione a Pisano. Solo ieri ha ammesso l’errore.Sì, lui poi ha corretto quanto scritto inizialmente. Infatti il giudice sportivo ha squalificato Dellafiore e salvato Pisano. Quindi, avendo ammesso l’errore, ci sarebbe stato il ricorso. Ma il problema, ragionando maliziosamente, andrebbe posto all’inverso. Se la Roma non avesse vinto ed in quel modo, Celi avrebbe ammesso il suo errore?Oltre alla Roma, sarebbero state danneggiate tutte le dirette concorrenti del Torino per la salvezza.Certamente, il Torino avrebbe potuto schierare nella prossima gara un calciatore che era da squalificare. Credo che Celi abbia rischiato addirittura la carriera con questo errore. La sua fortuna è stata che tutto sommato la svista è poi risultata ininfluente.Il rosso a Juan?Altro grave errore. Juan era a trenta metri dalla porta. Lui è stato espulso, mentre Pisano o Dellafiore o chi per lui (ironia dell’interlocutore) è stato solo ammonito per fallo da ultimo uomo in occasione del rigore. Davvero troppi errori grossolani.Tornando al calcio non giocato. Lunedì sera c’è stato un episodio difficile da classificare senza infierire verbalmente su chi l’ha compiuto. La famiglia Sensi contestata addirittura sotto la propria abitazione.Un gesto inaccettabile. Non ve la prendete, ma mi infastidisce anche parlarne. Stiamo facendo pubblicità a gente che non la merita. Mi rifiuto anche giudicarle certe cose, per quanto sono inqualificabili.Secondo lei la trattativa con Soros può riprendere in tempi brevi?La trattativa va lasciata ai contraenti. Dobbiamo metterci in testa che la Roma è quotata in borsa. C’è una legge a riguardo delle società quotate e va rispettata. Chiunque fa informazione ed esprime giudizi sulla questione può provocare poi diverse valutazioni del titolo di borsa e questo non si può fare. E’ vietato per legge.Comunque il semplice tifoso ha tutto il diritto di poter sognare in grande.Che vuol dire sognare in grande? Il tifoso fa sempre bene a sperare che la sua squadra ottenga successi e sia più forte. Anche il tifoso di una squadra di serie B o che milita in Eccellenza spera sempre. E’ normale che il tifoso sogni in grande. Ma poi altri discorsi più specifici o tecnici col semplice tifo c’entrano poco o niente. Non scherziamo con la borsa, non si può fare informazione in questo modo.