Addio Ferrari, in arrivo un altro affare Real?

Roma-Firenze-Milano. Non esattamente il triangolo profilatosi negli anni della rivoluzione industriale, bensì una nuova rete di intrecci commerciali legati a doppio filo l’uno all’altro. Procediamo per passi partendo dall’assunto che, ad ognuna delle tre compagini, interessa qualche gioiello in forza alle altre. Il Milan, ad esempio, dalla Toscana porterebbe via volentieri Frey mentre nella Capitale strizza l’occhio a Doni, Mancini e Mexes. Ai viola, e a Prandelli in particolare, non dispiacerebbe rilanciare tre dei suoi ex pupilli ai tempi del Parma e sarebbe pronto ad accogliere a braccia aperte Gilardino e Bonera dalla città di Sant’Ambrogio e Ferrari da quella del Papa. Inoltre, il ds gigliato Corvino non ha mai negato di aver cercato di bruciare sul tempo la Roma nella scorsa estate nelle trattative che videro protagonisti Giuly e Juan.I giallorossi, da par loro, sarebbero pronti a rimpolpare le casse dei fratelli Della Valle assicurandosi il cartellino di Mutu mentre chi a Roma tornerebbe di corsa, in questo caso senza bisogno di esborso economico, è Fabio Liverani, già capitano sull’altra sponda del Tevere.Chiuso il cassetto dei sogni e delle ipotesi, nuove realtà si stanno affacciando prepotentemente nelle ultime ore. Recenti spifferi provenienti dai corridoi di Via Turati parlano di un interessamento concreto da parte della società rossonera nei confronti di Alessandro Gamberini, uno tra i migliori centrali in circolazione in Italia e, con tutta probabilità, baluardo della nazionale azzurra negli anni a venire.La trattativa appare complicata ma non impossibile. Se è vero che i Della Valle non intendono privarsi di un altro tassello del reparto arretrato, data la contemporanea fuoriuscita di Ujfalusi destinato al mercato estero, è altrettanto vero che lo sforzo economico da sostenere, per il Milan, sarebbe di gran lunga inferiore rispetto a quello da effettuare qualora si decidesse di puntare su Mexes.L’eventuale contropartita, inoltre, permetterebbe di intavolare una trattativa alla pari: sul piatto della bilancia i campioni del mondo sono disposti a mettere Gilardino i cui parametri di valutazione, che attualmente superano quella stabiliti per il difensore bolognese, verrebbero ridiscussi.Se l’operazione dovesse andare in porto, la Fiorentina si catapulterebbe su Ferrari per sistemare la difesa. Anche qui l’intoppo è di natura economica: il tetto ingaggi stabilito dalla società di viale Fanti è di 1,5 milioni di euro. Ferrari a Roma pretende un ingaggio superiore di almeno mezzo milione ma pur di vedersi garantito un posto da titolare potrebbe abbassare le pretese ed accontentarsi di guadagnare come i top-class Frey e Mutu.A quel punto la Roma dovrà andare alla ricerca di un difensore di spessore. Posto che Moti disponga di grandi qualità ma come ogni buon diamante che si rispetti va prima sgrezzato, a Trigoria si potrebbe puntare su un usato di lusso. Con Panucci che, con un anno in più sulla carta d’identità, potrebbe effettuare il definitivo trasbordo da laterale a centrale permettendo a Cassetti e Cicinho di contendersi una maglia sul binario di destra, Spalletti vorrà comunque contare su un’alternativa in più da affiancare alla premiata ditta Juan & Mexes. Il mercato italiano offre poco o nulla, eccezion fatta per Barzagli sul quale, tuttavia, sembrano essere altre le società in vantaggio. All’estero la pista Lucio, brasiliano del Bayern Monaco, sembra essersi leggermente raffreddata nelle ultime settimane. Anziché puntare sul campionato tedesco, allora, Pradè potrebbe spostare il tiro direttamente su un calciatore teutonico. Christoph Metzelder, salutata la Bundesliga dopo aver vestito per sette anni la maglia del Borussia Dortmund, è già finito sulla lista degli epurati di Bernd Schuster che, qualora venisse confermato alla guida tecnica del Real Madrid, sarebbe ben lieto di privarsi del connazionale che non ha incantato con la maglia delle merengues. Metzelder piace a Spalletti da tempo e la dirigenza giallorossa conta di sfruttare i buoni rapporti con il presidente Ramòn Calderon per ottenere uno sconto sul prezzo, ripetendo magari la stessa operazione che ha portato nella scorsa estate un altro “scontento di lusso”, Cicinho, a percorrere la medesima strada.